martedì 28 settembre 2010

La Zampicata a Monte Fabbrello


Mi hanno invitato alla Zampicata all'azienda agricola di Monte Fabbrello, purtroppo per impegni precedenti non ho potuto partecipare a questo particolarissimo evento, ho avuto però la brillante idea di farmela raccontare da Ivo Riccio, uno dei blogger dell'Elba Social Media Team oragnizzato da Officina Turistica in occasione della prossima Festa dell'Uva di Capoliveri. Ci sono anche le immagini.

Ma sentiamo di cosa si tratta e come è andata nel racconto di Ivo.

Per la prima volta sono andato a zampicare. O meglio sono stato alla zampicata che da due anni l'azienda agricola Monte Fabbrello organizza per salutare la fine di ogni vendemmia.

La prima cosa che mi ha colpito è stato il nome: la “zampicata”; chiedo spiegazioni a Dimitri Galletti, proprietario dell'agriturismo insieme alla compagna Nelly, che con garbo e cortesia mi spiega il perché: «Zampicare, nel dialetto elbano, vuol dire pestare con i piedi e visto che questo vino è fatto con vitigni locali, del Monte Fabbrello, lavorati interamente con un procedimento naturale, abbiamo pensato che fosse più coerente dare un nome a questa giornata che richiamasse le origini elbane del vino».

Questo non è il solo richiamo alle origini però: «Per la zampicata abbiamo fatto costruire un palmento (la struttura dove si pesta l'uva raccolta) tutto in granito di Sant'Ilario. Noi ci ricordavamo quando pestavamo l'uva sugli assi di legno – racconta Dimitri – , ma poi abbiamo scoperto che gli etruschi lo facevano sul granito, così abbiamo pensato di tornare ancora più indietro nel tempo e fare la piattaforma tutta così, con il granito elbano».

Tutto al naturale compreso il riposo del vino che avviene all'interno di barrique in legno. «Quest'anno ne riempiremo due in più – mi anticipa Nelly, compagna nel lavoro e nella vita di Dimitri – perché ne hanno richiesto molto nei ristoranti che abbiamo fornito, così proviamo ad aumentare la produzione anche per la vendita al dettaglio».

Mentre parlo con Nelly alle sue spalle si alternano gli zampicatori: c'è chi salta, c'è chi preme con cura e c'è anche chi ne approfitta per prendersi ad “acinate” in testa. Una via di mezzo tra zampicata, wrestling e giochi senza frontiere tra grandi e anche qualche piccino.

A fine serata lascio la parte centrale dell'agriturismo sotto gli occhi attenti di Zaira, una delle vitelle dell'azienda e faccio un giro dentro la cantina. L'odore di vendemmia è inconfondibile, come mi fa notare Roberto che mi accompagna e, mentre parliamo delle vendemmie di una volta, sentiamo Dimitri che porta gli ultimi barrique lì vicino. Gli andiamo incontro, le due botti che porta sono sporche e vengono lavate appena toccato terra, ci avviciniamo per salutarlo, ma torna subito a pulire e sistemare tutto intorno l'agriturismo. Domani si lavora.

Lasciato Dimitri a quel punto Nelly ci mostra il piccolo angolo dove fanno la degustazione dei vini, ci spiega che basta presentarsi in agriturismo e chiedere di assaggiare i loro prodotti, olio compreso, che loro portano il cliente a fianco della cantina per provare i vini.

In bella mostra c'è il bianco, il rosso, il rosato, il moscato, l'aleatico e soprattutto c'è il frutto della scorsa zampicata: l'Elba ansonica del 2009. Ovviamente nel listino il nome è coperto con un lungo frego di penna e una scritta: “Esaurito”.

Ivo Riccio

Agriturismo Monte Fabbrello
Località Schiopparello 30
57037 Portoferraio (LI)
Telefono 0565 940020

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