lunedì 4 ottobre 2010

Quattro scatti per quattro Rioni

Giornata intensa, momenti emozionanti, situzioni esilaranti e tanta passione nel rivivere la storia paesana nelle rappresentazioni dei Rioni per la Festa dell'Uva. Capoliveri per un giorno diventa un teatro con quattro infiniti palchi, quattro colori diversi, quattro momenti storici con un comune denominatore: il forte senso di appartenenza. Tra le tante foto ho scelto uno scatto per ogni rione che spero rendano il senso della festa.

Rione Fortezza primi anni sessanta una processione, momenti di vita paesana,
un mitico moto m, l'asino, la cantina, la pasta fatta in casa,
i pescatori che controllano le reti e una squisita soppressata.

Rione Baluardo, anni cinquanta, una manifestazione per la posa di una lapide e per il conferimento di cittadinanze onorarie,
il calzolaio che cerca un "bambolo" volenteroso come apprendista,
i canti delle paesane, e la vendemmia

Rione Fosso, l'intensita dello sguardo di queste bambine rappresenta la passione che fin da piccoli i capoliveresi mettono nella realizzazione di questa festa. Il rione ha riportato Capoliveri ai tempi dell'antica Roma, una scenografia eccezionale e i figuranti intensamente calati nella parte.

La Torre ha allestito palchi rappresentativi delle varie fasi
della produzione vinicola: dalla cura della vite, alla vendemmia
fino alle procedure di vinificazione.
Una rappresentazione intensa e molto raffinata nella sua semplicità.

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