martedì 22 giugno 2010

A Marelba il primo corso sub per bambini vedenti e non vedenti


“Conoscere il mare e imparare giocando”. Su questi due pilastri si costruisce la didattica dell’Associazione Albatros Progetto Paolo Pinto Scuba Blind International, che nell’ambito dell’edizione 2010 di Marelba accompagnerà in un corso di primo approccio alla subacquea cinque bambini, di cui due non vedenti. L’iniziativa, la prima di questo genere in Italia, si svolgerà dal 23 al 26 giugno all’isola d’Elba e verrà replicata a settembre a Gallipoli in Puglia, però con un taglio più didattico ed il coinvolgimento diretto del mondo della scuola.
Il progetto elbano, battezzato “Osservare giocando”, si svilupperà in due momenti. La prima parte nella piscina dell’Hotel del Golfo, a Procchio nel comune di Marciana, per quanto riguarda gli aspetti teorici (insegnamento della corretta acquaticità e subacquaticità e del corretto utilizzo delle attrezzature subacquee), e la seconda in mare aperto, per consentire ai baby corsisti di mettere in pratica quanto appreso in piscina e di andare alla scoperta del mondo sommerso. Un’esperienza unica che permetterà ai partecipanti di sperimentare l’innovativo metodo d’insegnamento per l’immersione subacquea messo a punto dall’Associazione Albatros Progetto Paolo Pinto, che dalla sua nascita – nel 2005 – opera per migliorare la vita di non vedenti e ipovedenti e per favorirne l’integrazione sociale.
“Osservare giocando” è il primo corso che coinvolge contemporaneamente bambini non vedenti e vedenti, che avranno modo di comunicarsi emozioni e sensazioni. «Il Progetto favorisce la conoscenza del mare come veicolo di esperienze e di sperimentazione», afferma Manrico Volpi, istruttore subacqueo. Al suo fianco altri quattro colleghi abilitati come lui all’insegnamento a non vedenti e minisub. Ogni bambino sarà infatti seguito e monitorato da un istruttore, che lo accompagnerà in ogni passo per consentire a ciascuno di vivere nella sua completezza l’esperienza conoscitiva e di trasmetterla agli altri nell’ottica di un interscambio che favorirà la percezione bilaterale di tutta l’attività. «Con la nostra metodologia d’insegnamento, finalizzata all’osservazione ambientale ed al riconoscimento delle specie animali e vegetali marine», spiega ancora Volpi, «abbiamo creato i presupposti necessari alla riduzione del gap fra abilità e disabilità». Una conquista preziosa, frutto di un approccio diverso e innovativo da parte dell’Associazione Albatros Progetto Paolo Pinto. Essa, con la propria didattica per l’insegnamento dell’immersione subacquea ai non vedenti, è riuscita ad affermare il principio di “autonomia consapevole” di questi soggetti, grazie ad un corpo docente adeguatamente formato, e a soddisfarne il desiderio di un’autentica conoscenza ambientale del mare.
L’organizzazione messa in piedi dalla Associazione Onlus presieduta da Angela Costantino Pinto per il progetto che verrà realizzato nell’ambito di Marelba 2010 prevede il coinvolgimento, oltre ai 5 istruttori subacquei, della stessa presidente dell’Associazione, di una sommozzatrice di Albatros non vedente e del Circolo Subacquei Teseo Tesei di Portoferraio, che metterà a disposizione un’imbarcazione e garantirà l’assistenza tecnica nelle tre uscite in mare previste.

Il presidente del Comitato Promotore di Marelba
Dr. Alessandro Davini

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