giovedì 3 dicembre 2009

A San Piero in Campo un tuffo nel Medioevo

Il circolo culturale le Macinelle, con la collaborazione del centro escursionistico Il Viottolo, organizza per il giorno 8 Dicembre una passeggiata nella natura e nella storia.
Tre ore per immergersi nel Medioevo. È questo, infatti, il tempo di percorrenza dell'itinerario Campese che si snoda dalla Fortezza di San Nicolò a San Piero (ore 10) per raggiungere (Accompagnati dall’arch Silvestre Ferruzzi) la Pieve di San Giovanni Battista, il romitorio di San Francesco Xaverio e la torre della Regina con ritorno nell’atrio della chiesa di San Nicolò (ore 15) per bere eccellenti vini dolci nostrali di Terre del Granito e mangiare i caratteristici dolci Sanpieresi.
Splendido percorso storico naturale dove si visiterà l’Antico borgo di San Piero che si vuole edificato all’epoca della dominazione longobarda (800 D.C.) Il paese è stato per molti secoli la capitale del granito Elbano , forse già nel I° secolo D.C.i Romani vi avevano stabilito una base operativa per gestire le grandi cave di Seccheto e Cavoli , come potrebbe dedursi dalla presenza , secondo alcuni, di un insediamento (con relativo tempio (dedicato al dio Glauco protettore dei naviganti) dove oggi sorge la chiesa di San Niccolò . Certamente San Piero è stato un presidio importante durante la dominazione Pisana come testimoniato dalla imponete chiesa romanica di San Nicolò e dalle fortezze adiacenti costruite in epoca successiva.. La presenza del granito caratterizza il paese intero con le piazzette ed i vicoli del centro.
Di loro e della loro storia parlano la chiesa di San Giovanni Battista Documentata per iscritto dal Duecento (Rationes decimarum), viene ricordata nel 1343 (Andrea Pupi) insieme al suo pievano Don Bernardo e insieme all’esistenza di un vigneto appartenente alla Pieve stessa. Nel Settecento si scrisse che la Pieve fosse anticamente Parrocchia comune ai due paesi di San Piero e Sant’Ilario e, Fino al 1837 veniva celebrata saltuariamente messa.
Il Romitorio Di San Francesco Xaverio realizzato verosimilmente nella prima metà del Seicento, è intitolato a San Francesco Xaverio (1506/1552), missionario spagnolo nell’Estremo Oriente; evangelizzatore indefesso, viaggiò in India, Malesia e in Giappone, dove battezzò il primo giapponese della storia. Morì a 46 anni, il 3 dicembre 1552.
Oggi della struttura rimangono solo rovine che lasciano intravedere l’elegante impostazio-ne di alcuni elementi architettonici come l’altare. Internamente, sino a pochi anni fa, era ancora visibile l’unica trave di castagno che sorreggeva la copertura, ormai scomparsa.
I romiti vestivano, intorno alla metà del Settecento, l’abito nero . In registri ecclesiastici conservati all’Archivio Storico di Marciana si legge che nel 1817 gli amministratori del Romitorio erano Domenico Battaglini e Michelangelo Pavolini; e ancora risulta che «devono celebrarsi ogn’anno 12 messe.
La Torre della regina o di San Giovanni è una torre di presidio è posta in posizione panoramica su di uno sperone di granito.Venne costruita nell'XI secolo dalla Repubblica di Pisa per la difesa del suo territorio, tramite il controllo del traffico marittimo attorno al Canale di Piombino. La torre, come consueto per questo tipo di difese, era collegata "a vista" con altre torri e fortificazioni, in modo di poter trasmettere tempestivamente, tramite appositi segnali luminosi o di fumo, l'avvicinarsi di pericoli. La torre con la sua nobile presenza continua da secoli a dominare la valle del Campese.

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